lunedì 2 maggio 2011

Varese zona franca? L'albero degli zecchini d'oro

Tutti i giornali locali danno spazio alla proposta della 'zona franca' fatta dalla lista di Unione Italiana. Mi pare evidente che tutti vorrebbero pagare meno tasse.

Ma una eventuale zona franca non potrà mai essere decisa dal Comune di Varese per il semplice fatto che non ne ha la competenza. E’ materia di legislazione nazionale. 
Parlarne durante delle elezioni comunali vuol dire essere o dei grandi ingenui o dei gran Pinocchi. Poiché la lista di Unione Italiana è fatta da un ex Sindaco del Comune di Varese leghista e una candidata Sindaco con esperienza politica, mi pare evidente che non ci sia ingenuità, ma anzi...

Per fare notare ai miei concittadini come sia una bufala dannosa l’ipotesi di zona franca, proviamo ad immaginare per un attimo che non ci sia la Comunità Europea, lo Stato Italiano e la Regione Lombardia (!!!)  e facciamo finta che il duo Fassa-Greco (novelli Gatto e la Volpe) proclamino Varese 'zona franca'. Cosa accadrebbe? Ci trasformeremmo come Livigno? Un lembo di terra invaso giornalmente dai milanesi che verrebbero a comprare profumi, abbigliamento e fare benzina?

Inutile dire, poi, che le zone franche attuali sono già a rischio, poiché ritenute non in linea con il Trattato della Comunità Europea.

Io continuo a pensare che Varese ha bisogno di gente competente seria e che non proponga ai cittadini di sotterrare il danaro sotto l’albero in attesa della famosa pianta che germoglia monete. Ma è evidente che quando ci sono 10 liste e 500 e più candidati  l’elettore dovrà sentirne ancora delle belle nelle prossime due settimane. Per fortuna alla fine il cittadino è sempre più saggio dei raccontatori di favole.

Nessun commento:

Posta un commento